Rossana Prola
Rossana Prola,
Membro Esperto
Commissioni Tecniche CEN - TC402-TC136

 

Quello che è appena iniziato sarà un anno di grandi novità per il settore delle piscine italiano.


Nel corso del 2017 verrà probabilmente pubblicata la nuova norma tecnica sulle SPA domestiche, che si sta scrivendo in Europa, e verrà avviato il lavoro su quella delle SPA pubbliche.

 

Oltre a ciò verranno revisionate alcune delle norme in vigore. Ricordiamo che nel corso del 2016 sono state pubblicate la revisione della UNI EN 13451-3 che tratta, tra gli altri argomenti, delle prese di aspirazione, e della UNI EN 13451-1 che riguarda anche i rischi di intrappolamento.

 

Già durante il 2016 sono state pubblicate le nuove norme tecniche sulle piscine private, le UNI EN 16582 parti 1-2 e 3 per quanto riguarda le strutture e le UNI EN 16713 parti 1-2 e 3 per quanto riguarda gli impianti.

 

A seguito della entrata in vigore delle nuove norme, nel dicembre 2016 la UNI 10637 è stata revisionata togliendo tutti i riferimenti alle piscine private.


La norma tecnica italiana di riferimento, quindi, dal 2017 sarà applicabile solamente nell’ambito delle piscine ad uso pubblico.
 

La progettazione delle piscine private, fino ad oggi ritenuta meno importante e meno difficoltosa di quella delle piscine ad uso pubblico, cambia aspetto: le norme europee sono infatti molto più articolate e comprendono anche gli argomenti costruttivi riguardanti le strutture, i rivestimenti e gli accessori.

 

Una vera e propria rivoluzione, quindi, che sicuramente richiederà tempo per essere metabolizzata. Il mercato italiano non è sicuramente tra i più pronti a recepire le disposizioni normative, anche a causa della grande confusione legislativa che regna da sempre nel settore, ma una cosa è certa e deve essere presa seriamente in considerazione: le “nuove” norme sono in vigore dalla fine del 2015 e sono le uniche utilizzabili per produrre una certificazione di conformità.


Il passo indispensabile alla piena applicazione dei nuovi standard sarà la messa sul mercato di prodotti a norma, chiaramente identificabili da catalogo. I produttori ed i rivenditori si stanno, seppure lentamente, attrezzando e l’augurio è che al più presto tutte le aziende presenti sul mercato italiano siano in grado di fornire tutto ciò che è indispensabile per realizzare una piscina pienamente conforme.


Si può affermare, senza ombra di dubbio, che le norme tecniche rappresentano la “buona regola dell’arte”, alla quale è obbligatorio uniformarsi per rilasciare la certificazione di conformità secondo il D.M. 37/08.

 

La necessità di rilasciare la certificazione di conformità per gli installatori di impianti di trattamento acqua di piscina è stata più volte ribadita dal Ministero dello Sviluppo Economico negli scorsi anni. Parallelamente, sono cresciuti i contenziosi tra installatori e clienti, e durante lo sviluppo delle cause legali le norme tecniche rappresentano l’unico punto di riferimento.


La sensibilità dei costruttori di piscine su questo aspetto è quindi notevolmente aumentata, ed è più che mai importante riuscire a trasformare quello che potrebbe rappresentare un problema in una opportunità per chi vuole vendere una piscina corredata di corrette certificazioni e realizzata senza la possibilità di contenziosi da parte dei clienti.


Quello che ci si augura è una presa d’atto e una pronta attivazione da parte dei distributori dei prodotti.  Gli unici soggetti messi a rischio da una situazione di difficile reperibilità di componenti a norma sono gli installatori, che restano esposti alla possibilità di non essere pagati dai clienti per non aver eseguito una piscina correttamente.


La situazione economica attuale, unita alle importanti novità legislative e normative, sta trasformando il settore italiano delle piscine in modo profondo. In un futuro non troppo lontano non resterà spazio a chi non sarà in grado di costruire piscine con competenza e serietà, con una organizzazione aziendale vera e propria. Il compito dei distributori sarà quello di tenere il passo, adeguando l’offerta con materiali adatti alle richieste dei clienti.


L’azione delle associazioni di categoria, sempre attente a informare prontamente tutti gli attori sulle novità, fa si che ognuno trovi le informazioni che servono alla propria attività in modo veloce e diretto, senza intermediari. La cosa importante diventerà quindi offrire un buon servizio in termini di risposta alla domanda, che sarà sempre più chiara, circostanziata e precisa. Al posto di un mercato orientato si svilupperà un mercato davvero libero, dove ognuno potrà proporre il proprio prodotto, più o meno bello, più o meno performante, più o meno costoso.


Ciò che conta, con le nuove norme, sarà solo la chiarezza, poiché il principio fondamentale che arriva dall’Europa non è definire i limiti entro i quali si è a norma oppure no, ma dichiarare al cliente finale che tipo di prodotto si sta vendendo, e a quale prezzo.


Una rivoluzione non da poco per il nostro mercato, che avrà sicuramente bisogno di tempo per essere assimilata, ma che offrirà, a chi saprà coglierle, opportunità molto positive.