L’azienda varesina offre prodotti di qualità certificata in grado di garantire un risparmio energetico e gestionale ai possessori di piscine da 40 anni.

Ripercorriamo insieme il cammino che l’ha portata a diventare un punto di riferimento nel mercato italiano della piscina.

 

 

40 anni polimpianti
Da sinistra a destra : Diego Fidanza, Flora Rossi, Angelo Fidanza, Ramona Fidanza, Stefano Prestinoni

 



I costi di gestione di una piscina – sia essa pubblica o privata – possono risultare molto elevati, soprattutto dal punto di vista energetico, se non si prendono le dovute precauzioni.
Serve energia per riscaldare e mantenere la temperatura ottimale dell’acqua, per i processi di pulizia e di manutenzione.


La prima regola è quindi evitare gli sprechi. A questo fine, quando la vasca non viene utilizzata, è certamente utile installare coperture che limitino la dispersione di calore e l’evaporazione dell’acqua - mantenendone la temperatura più costante possibile - e proteggano l’intera struttura dagli agenti esterni.

 

Polimpianti  e’ stata la prima azienda ad ottenere la certificazione IMQ eco per le sue coperture.


IMQIl marchio IMQ Eco, rilasciato da IMQ – Istituto Italiano Marchio Qualità, attesta l’effettivo risparmio energetico derivante dall’utilizzo delle coperture di propria produzione.


«Conoscevamo già da tempo IMQ – ci racconta Stefano Prestinoni, responsabile tecnico di Polimpianti – e abbiamo deciso di intraprendere questo percorso per definire concretamente quanto certe tipologie di copertura permettessero di risparmiare dal punto di vista energetico, in rapporto a determinate  caratteristiche legate a una vasca tipo. Noi produciamo sia coperture invernali, che proteggono la piscina durante i mesi freddi e impediscono alla luce di penetrare, evitando che si inneschi il processo di fotosintesi clorofilliana, sia coperture estive o “isotermiche” in grado di trattenere il calore accumulato dall’acqua nelle ore diurne (riducendo così l’uso dell’impianto di riscaldamento) e di frenarne l’evaporazione in quelle notturne, evitando il raffreddamento. Proprio su queste ultime si è concentrato il lavoro di certificazione.»


 

aquamatic

Aquamatic

 

Sotto esame due diverse tipologie di coperture isotermiche prodotte dall’azienda:

 

La prima, AQUAMATIC, è costituita da doghe rigide in PVC accostate l’una all’altra e saldate alle estremità da particolari tappi che ne garantiscono la perfetta galleggiabilità. È un sistema di copertura ideale per isolare l’acqua, ma non solo; tramite determinati accorgimenti e una procedura di collaudo validata da IMQ, fornisce i requisiti minimi (sia elettrici sia meccanici) tali per cui la copertura è in grado di impedire l’immersione involontaria di bambini sotto i 5 anni.

 

 

isoroll

Isoroll

 

La seconda tipologia, ISOROLL, è realizzata a partire da tre strati di polietilene saldati tra loro grazie a un particolare processo che lirende inseparabili. Generalmente si tratta di una mousse, sulla quale viene saldato uno strato di polietilene che rende il tutto impermeabile al vapore e resistente a cloro, alghe microrganismi e raggi UV.

 


Che cosa ha significato per voi ottenere la certificazione IMQ eco per le vostre coperture?


««Questa certificazione, ottenuta dopo un lavoro di due anni – specifica Diego Fidanza, Direttore Generale di Polimpianti – ci ha permesso, per primi in Italia (e forse ancora gli unici), di fornire una garanzia di qualità certificata da un ente terzo, italiano e riconosciuto, che ha condotto test e analisi sui nostri prodotti. Per la prima volta, dati alla mano, possiamo dimostrare il risparmio energetico ottenibile con l’utilizzo delle nostre coperture isotermiche a mousse.»
 

 

Inoltre, grazie al nuovo software di calcolo, chiunque potrà verificare il risparmio ottenibile tramite l’utilizzo delle vostre coperture.


risparmio«Si tratta di un nuovo strumento che permette di calcolare la stima del risparmio energetico ed economico ottenuto grazie all’utilizzo dei nostri sistemi di copertura isotermica. Ma non solo. In funzione di una serie di parametri quali, ad esempio, le caratteristiche climatiche, le condizioni operative  della vasca e la tipologia di copertura e sistema di movimentazione (avvolgitore), il software è in grado di fornire efficacemente anche la stima del tempo di ritorno dell’investimento. In sintesi, è una guida per gli utilizzatori e un efficace strumento di orientamento nelle scelta del sistema copertura/avvolgitore più adatto.» Ci dice Ramona Fidanza, responsabile reparto coperture

 


Polimpianti non è però solo sinonimo di coperture di alta qualità per la piscina; in questi primi 40 anni di attività e’ stata un punto di riferimento anche nel settore dei pulitori.

««Per raggiungere questi obiettivi – ricorda Angelo Fidanza, socio fondatore di Polimpianti, fin dagli esordi nel lontano 1975, abbiamo iniziato a visitare le principali Fiere Internazionali di settore (USA, Germania, Francia, Spagna), alla ricerca di prodotti innovativi da poter introdurre sul mercato Italiano: da questi viaggi sono arrivati diversi prodotti, tra i quali le coperture isotermiche Glatz, che ci hanno aperto la mente sul mondo delle coperture di qualità tipico dei mercati del nord Europa, e gli ormai noti pulitori automatici Dolphin, prodotti da Maytronics (tra i leader a livello mondiale nella produzione di pulitori automatici per piscina). Siamo stati i primi distributori di Dolphin in Italia, fin dal 1982. Questa nostra visione aperta e lungimirante ha costituito  la “fortuna” di Polimpianti negli anni.»

 


In 40 anni di attività nel settore della piscina l’azienda di Azzate ha vissuto tutta l’evoluzione del mercato e ha delle idee precise sul futuro.

 

«Da un punto di vista economico – continua Angelo Fidanza – negli anni è progressivamente aumentata la concorrenza e questo, in generale, è un aspetto positivo in quanto di stimolo per lo sviluppo del mercato. La graduale espansione del settore ha infatti consentito anche alla classe media di avvicinarsi al mondo della piscina, dapprima appannaggio della sola classe agiata. Nel contempo però, il mercato si è arricchito di molto pressapochismo e di aziende incapaci di amministrarsi, causando danni d’immagine al settore ed eccessivi fallimenti di aziende sottocapitalizzate. La scarsa normazione non è certo d’aiuto. Ritengo che questo periodo storico abbia toccato il fondo e ci si debba attendere, dal 2015, una leggera ripresa che potrebbe consolidarsi negli anni a venire, auspicando però che sia guidata da un generale senso di serietà, teso alla ricerca della qualità, e della certificazione di qualità, in un quadro normativo che ancora ha bisogno di maturare. Noi stiamo cercando di dare il nostro contributo anche in questo senso, prima in ambito europeo e ora nazionale, facendo parte del gruppo di lavoro U610018 “Coperture per piscine”, di cui il nostro responsabile tecnico Stefano Prestinoni è il coordinatore.»


«Per la mia esperienza in ambito europeo (CEN) – racconta Prestinoni – ho potuto constatare che esiste ancora una scarsa attenzione da parte delle industrie italiane a ciò che riguarda la normazione e la regolamentazione, soprattutto per quanto riguarda il nostro campo, quello delle coperture. Durante le riunioni del gruppo di lavoro del quale faccio parte (TC136 wg8), ho potuto verificare quanto poco fosse rappresentato il pensiero italiano (ad eccezione di una riunione, ero sempre l’unico italiano) e quanto poco peso avesse. Nonostante questo, grazie alla costituzione del Gruppo di Lavoro della Commissione U61 “Impianti ed  attrezzi sportivi e ricreativi”: U610018 “Coperture per piscine”, si è aperta l’opportunità di creare un progetto di norma tutto  italiano per definire e regolamentare le coperture.


È un’occasione unica di lavorare gomito a gomito per darci delle regole precise, mettendo a frutto l’esperienza maturata, la voglia di fare e la nostra capacità d’innovazione, tutte qualità più volte riconosciute anche dai nostri competitor esteri. Come azienda crediamo che possa essere l’occasione per dare una svolta al nostro settore che, pur essendo di nicchia, è destinato a dare un contributo significativo in ambito energetico e della sicurezza.»

 


Altri 40 anni d’innovazione nel futuro dell’azienda


«L’innovazione è la norma principe alla quale si dovrebbe attenere ogni azienda, a maggior ragione in un mercato globalizzato e in un mondo che cambia. Quarant’anni fa eravamo agli albori del mercato e “fare innovazione” era relativamente facile in Italia; era ancora tutto da inventare in questo settore. Oggi, il focus globale è volto alla qualità dell’ambiente in cui viviamo; i concetti di ecologia, benessere, risparmio energetico, sono all’ordine del giorno e nei prossimi 40 anni sicuramente l’innovazione sarà orientata anche in questa direzione. Noi ci crediamo e continueremo a sviluppare quella che consideriamo la nostra mission: passione, ricerca, innovazione ».